Arriva la guida per proteggere occhi e pelle dal sole: 'Sole amico. Proteggersi con occhiali e abbigliamento anti UV a norma'.
Ad elaborarla è l'Uni, l'Ente nazionale italiano di unificazione, per far conoscere i rischi derivanti da una eccessiva esposizione ai raggi solari e per indicare i requisiti che i vari prodotti che acquistiamo (capi d'abbigliamento e occhiali da sole) devono avere per essere considerati a norma, idonei a proteggerci dai danni provocati da un'eccessiva esposizione. La guida, realizzata grazie alla collaborazione di Anfao, Commissione difesa vista, Smi (Sistema moda Italia) e Unitex (Associazione nazionale per l'unificazione nel settore tessile), è liberamente scaricabile dal sito UNI .
Molti dei danni provocati alla pelle dai raggi solari possono essere sensibilmente ridotti indossando capi di abbigliamento progettati e fabbricati con tessuti specifici. Per identificare e
garantire la qualità dell'abbigliamento protettivo dai raggi UV, Uni mette a disposizione le norme tecniche della serie Uni EN 13758 che specificano un metodo di prova per la determinazione della capacità dei tessuti di filtrare le radiazioni ultraviolette, così da assegnare al tessuto stesso delle proprietà protettive ai raggi solari UV.
Le norme Uni non definiscono come deve essere fabbricato il tessuto anti-UV, ma forniscono gli standard per poter garantire che quel tessuto abbia esattamente le caratteristiche protettive che il
fornitore dichiara. I capi di abbigliamento anti-UV conformi alle norme Uni si riconoscono perché sono marcati e riportano - oltre al pittogramma (sole giallo con ombreggiatura, profilo e caratteri neri) - il numero della norma e l'indicazione del fattore protettivo '40+' oltre ad alcune informazioni che solitamente accompagnano il prodotto, come ad esempio: 'l'esposizione al sole causa danni alla pelle'; 'soltanto le aree coperte sono protette'; 'assicura la protezione Uva + Uvb per l'esposizione al sole'.
Le cheratiti periferiche sono più rare rispetto ad altre forme di cheratiti e soprattutto sono causate da condizioni più difficili da valutare e da riconoscere
La medicina oculistica offre soluzioni sempre più raffinate: cristallini che, oltre a eliminare “l’appannamento” ridanno una vista normale, terapie efficaci per le patologie della terza età
Il 30–35% dei ragazzi di età inferiore ai 14 anni sia miope, in pratica uno su tre
Dall’analisi della retina l’AI può già individuare, come un esperto specialista, glaucoma, retinopatia diabetica, degenerazione maculare, retinopatia del prematuro
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Lo rivela lo studio, pubblicato su Cardiovascular Research, condotto dai ricercatori dell'Irccs San Raffaele di Roma con l'Università di Roma La Sapienza e l'Università di Napoli Federico II
La preoccupazione dei ricercatori riguarda soprattutto la quantità e tempestività della raccolta dei dati da parte delle autorità e la trasparenza con cui vengono diffusi ai cittadini e alla comunità scientifica
Ricoverato in terapia intensiva. Azienda 'non c'è allarme'
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